Tutto parte dal Festival, che dal 1965, si è imposto come uno dei maggiori eventi culturali del Nord Europa proiettando la città danese di Århus, situata nella penisola dello Jutland e fondata dai vichinghi nel VII secolo, nel firmamento delle metropoli. Tra agosto e settembre questa magnifica cittadina diventa per una decina di gironi palcoscenico di spettacoli di danza, rappresentazioni teatrali, eventi culturali e ne fanno una destinazione gradita per i turisti che decidono di visitarla.
Århus è conosciuta come Città del Sorriso proprio grazie alla numerosa comunità di studenti che frequentano l’Università, ai suoi ritmi e alla sua vitalità che creano atmosfere coinvolgenti per chiunque decida di fare tappa in questa isola felice.
Forse non è un caso che la parola tanto gettonata Hygge che rispecchia un modo di essere e si traduce con il concetto “godere del bello della vita” sia di origine danese. La Città del Sorriso, nomignolo per la prima usato nel 1938 per promuovere le attività turistiche locali, è una sorta di museo a cielo aperto, un arcobaleno di colori che abbraccia tutti coloro che la visitano, un mix di tradizione e futuro che brilla tra musei, esposizioni, attrazioni, architetture all’avanguardia, il porto, le biblioteche, i vicoli, le terrazze e i parchi tutte facilmente percorribile a piedi o rigorosamente in biciletta.
Pensiamo la Città del Sorriso possa essere vissuta come emozione esplosiva con la gioia, ma anche come ricerca di benessere e serenità, come l’avere qualcosa di sé da offrire al mondo e frequentata con quel distacco tipico delle coppie che sanno che nulla è per sempre, legate dalla passione che brucia e chiede di essere consumata in quel preciso istante.
A volte serve andare lontano per tornare più vicini.
Forse per ricaricare un po’ le batterie e per dare di nuovo peso alla semplicità delle cose piccole serve un sorriso e la città di Århus è sicuramente il luogo che non cercate ma di cui avete (abbiamo) tutti bisogno.