Sono una cittadina del mondo eppure quando ho deciso di creare la collezione di Shopper Bag mi sono chiesta sin da subito se non sarebbe stato il caso di tornare alle mie origini. «La pancia mi dice sempre cosa devo fare» così ho deciso di mettere nelle mie borse qualcosa di speciale, un elemento che richiamasse la mia “Anzio” e mi facesse tornare indietro nel tempo: le corde delle barche
Eh sì, proprio quelle. A volte ci sentiamo messi al muro incapaci di decidere quale strada seguire ma io non ho mai avuto dubbi: le robuste corde marinaresche che tanto rievocavano la mia infanzia le ho volute far diventare protagoniste assolute delle due linee di borse prodotte in juta, la Tulip e la Sun.
Il cordame prodotto artigianalmente, l’arte dell’intreccio.
Sarà perché ci sono nata e vi sembrerà un luogo comune ma per me non è così, perché respirare l’odore del sale, perdersi nei colori dei tramonti e ammirare gli sguardi dei pescatori che lavorano hanno reso il mio animo “fiero e leggero”. E le corde, quelle filacce che venivano filate e incatramate, sono la perfetta sintesi di ricordi meravigliosi.
Ma quella che vi sto raccontando non è la solita storia di legami con la terra ma forse, molto di più. Le corde rappresentano appieno la mia città, in tutte le sue sfaccettature, sono un simbolo di libertà e sacrificio che in qualche modo (e spero di esserci riuscita) ho voluto trasmettervi ogni volta che andate a lavoro, all’università, in viaggio, a prendere il caffè o un aperitivo con gli amici o a fare una gita fuori porta. Non importa dove e con chi, non importa quando, sicuramente vi daranno quel tocco di carattere in più.
Penso che il mare sia il compagno perfetto quando vogliamo ritrovare la serenità persa dalla frenesia quotidiana che ci circonda. Solo Lui, con la sua maestosità, sa diffondere quel senso di pace e infinito che ricerchiamo.
Mai come oggi, abbiamo bisogno di evasione e spensieratezza, per questo le corde delle borse sono quel mio desiderio nascosto di farvi raggiungere il mare, sentire le sue onde, assaporare i suoi odori, ascoltare i suoi rumori e di farvi vivere incredibili avventure.
“Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso” così scriveva Rainer Maria Rilke.
Come si dice… Auguriamoci “buon vento” ma auguriamocelo sempre.