I cani possono percepire le emozioni dei propri padroni.

Numerosi studi ci mostrano come i nostri amici a quattro zampi colgano segnali chimici e fisiologici che rendono “contagioso” il nostro stato d’animo.

I cani cambiano espressione quanto ricevono la nostra attenzione, distinguono la paura, la rabbia, la calma, la fiducia, la tristezza, la sorpresa, il disgusto, la gioia e l’entusiasmo e vengono influenzati da quei sentimenti. Lo fanno come i bambini nei primi anni di vita che osservano i genitori per capire come reagire alle persone e al mondo che li circonda.

Il collegamento emotivo tra uomo e cane è l’essenza del rapporto tra le due specie. I cani sono estremamente sociali e vengono contagiati dal nostro affetto e allegria ma è vero anche il contrario.

Una primitiva forma di empatia.

Ok non vogliamo farci paladini di ricerche, analisi comportamentali e studi psicologici sia ben chiaro ma rilevare l’evidente capacità tra l’uomo e il cane di condividere le stesse emozioni… Anche con un semplice sguardo. Un legame in cui il cane dimostra senza dubbio un’empatia effettiva in cui sono determinanti le espressioni facciali e l’odore corporeo. I cani ci osservano molto attentamente, percepiscono il nostro sguardo e il linguaggio del corpo, ma anche i suoni che emettiamo e i nostri odori. Ma è importante ricordare anche che non tutti i cani sono uguali, a livello psicologico, fisiologico e sociale. “Ogni cane è un individuo a sé, ed è necessario conoscerlo”.

La condivisione di casa, vita, famiglia e attività contribuisce alla qualità del legame uomo-cane. Percepire i rispettivi sentimenti “ci aiuta a capirci meglio e facilita il rapporto che si sviluppa e il modo in cui si mantiene nel tempo”. “Quando uomo e cane condividono le emozioni, si forma una sorta di collante sociale”, una connessione che ci lega l’un l’altro, spesso per la vita.

Per concludere come afferma Bekoff. “Io dico sempre: noi umani dobbiamo imparare bene la lingua dei cani.