L’evento musicale più atteso e cool della primavera.

Il Coachella è un evento davvero incredibile in grado di far immergere i partecipanti in un’atmosfera unica, fatta di musica e di follia, in cui potersi divertire e incontrare artisti internazionali. Ma l’iconico festival è fatto di stravaganza, nudità, politicamente scorretto e chi più ne ha più ne metta. Come ogni anno si svolge ad aprile sui campi dell’Empire Polo Club di Indio – n California – dove si esibiscono i più grandi nomi nella kermesse musicale dallo spirito particolarmente camaleontico.

La folla che invade il Coachella è un caleidoscopio di forme, colori, luccichii, trasparenze e confermano quanto il festival non sia solo un bacino di sperimentazioni sonori ma anche estetiche dove divertimento, libertà d’espressione e spensieratezza vanno oltre il buon gusto e l’eleganza.

Complice il caldo e una sana dose di esibizionismo tra il pubblico del Coachella a farla padrone sono i colori le reti, le trasparenze, maglie, crochet, shorts strappati, abiti in pizzo bucolici, stampe psichedeliche, camperos, i look super accessoriati, i cut out, le scollature, gli intrecci gli ombrellini, fiori, striminziti gonnellini… Un mix calibrato di tutti i tormentoni popolari negli anni Settanta che tornano ciclicamente a essere di tendenza più che mai, un’accozzaglia improbabile di stili e riferimenti che ritroviamo anche sui palchi dove si esibiscono cantanti, dj e band più o meno famosi.

Ma il Coachella è il festival della musica o della moda? Diciamoci la verità è passato da essere un evento alternativo ad un inquietante passerella di star. Purtroppo a pochi interessa veramente ascoltarli dal vivo. È diventato una vera e propria sfilata di moda, in cui la parola d’ordine è: più sei svestita male e più hai stile.

Al Coachella quindi niente eleganza ma solo divertimento: ma vale la pena andarci? Assolutamente sì, se si esibiscono uno o più cantanti che ti piacciono. No, se vai lì solo perché credi che sia un evento fighissimo. Perché da fighissimo ci mette un attimo a trasformarsi in noiosissimo.